Il governo ha
prorogato i termini per la 'volontary disclosure'. I contribuenti italiani
hanno così tempo fino al 30 novembre prossimo per aderire alla procedura di
collaborazione volontaria per la regolarizzazione dei patrimoni detenuti
all'estero.
"La proroga, -
si legge nel comunicato stampa dell'esecutivo - in presenza di un numero molto
elevato di richieste di adesione pendenti, risponde all’esigenza di riconoscere
più tempo per completare gli adempimenti previsti, tenuto conto delle
problematiche di recepimento della necessaria documentazione, anche in ragione
del fatto che l’acquisizione richiede il coinvolgimento di soggetti
esteri".
Il decreto legge n.
153 pubblicato in Gazzetta ufficiale prevede, inoltre, per coloro che abbiano
già presentato l’istanza entro la scadenza originaria del 30 settembre la
possibilità di produrre i relativi documenti entro il 30 dicembre 2015 e
l'inapplicabilità delle sanzioni in materia di antiriciclaggio previste dalla
legge 231/2007 per le violazioni del divieto di utilizzo in qualunque forma di
conti o libretti di risparmio in forma anonima o con intestazione fittizia
aperti presso Stati esteri, per incentivare maggiormente le operazioni di
rientro.?
I maggiori introiti
previsti dall'allungamento dei termini della 'voluntary disclosure', stimati
complessivamente attorno ai 3 miliardi di euro, serviranno ad evitare l'aumento
dell'accisa sui carburanti che sarebbe scattata dal 30 settembre 2015 come
clausola di salvaguardia per la mancata autorizzazione da parte della
Commissione europea al meccanismo del 'reverse chance" per l'IVA nel
settore della grande distribuzione.