Solitamente se presti questo servizio per grandi aziende come Just Eat, Glovo, Deliveroo, o altre piccole realtà, hai due possibilità: lavorare a prestazione occasionale o aprire una Partita iva.
Potrai utilizzare la prestazione occasionale solo se il tuo lavoro risulta essere saltuario e occasionale; se invece, dovesse essere un’attività stabile e continuativa, sarà il caso di aprire una partita iva (saranno le stesse aziende per le quali lavori a suggerirti di farlo).
Quali passi bisogna seguire per aprire una partita iva per fare consegne a domicilio?
Innanzitutto occorre individuare il Codice Ateco, avrai la possibilità di scegliere tra:
82.99.99 – altri servizi di sostegno alle imprese nca
53.20.00 – altre attività postali e di corriere senza obbligo di servizio universale
E’ una scelta molto importante in quanto condizionerà la registrazione all’INPS circa la tua posizione contributiva.
Optando per il primo codice ateco (82.99.99) verrai inquadrato come PROFESSIONISTA e dovrai versare i contributi alla Gestione Separata INPS (verranno calcolati alla fine dell’anno con una percentuale del 25,72% sul reddito imponibile); al contrario scegliendo il secondo codice ateco (53.20.00) verrai iscritto in camera di commercio nella categoria del COMMERCIO e dovrai versare i contributi direttamente all’INPS (verserai una contribuzione fissa di 3850.52€ all’anno divisi in 4 rate ogni 3 mesi, potrai chiedere la riduzione contributiva all’INPS del 35%).
A questo punto rimane da scegliere il regime fiscale da adottare : Forfettario o Semplificato?
Il regime Forfettario potrebbe essere la scelta migliore per partire con una nuova attività, l’importante è che tu abbia i requisiti per potervi accedere; in alternativa potrai optare per il regime Semplificato che ti permetterà di avere un tetto massimo di fatturato di 400.000€ se vendi servizi o 700.000€ se svolgi altro tipo di attività.
Quali sono i requisiti per poter accedere al regime forfettario?
- Nell’anno precedente il tuo reddito da lavoratore dipendente (vale anche per i pensionati) non deve aver superato i 30.000€, non vale se il rapporto di lavoro è cessato.
- Nell’anno precedente i ricavi da partita iva non devono essere superiori a 65.000€.
- Nell’anno precedente non hai speso più di 20.000€ per personale dipendente o collaboratori.
- Non fai parte di imprese familiari, società di persone o associazione professionali.
- Non fatturi per più del 50% al datore di lavoro che hai attualmente o che hai avuto nei due anni precedenti all’apertura di Partita Iva
- Sei residente in Italia o in UE.
- Non controlli direttamente o indirettamente una SRL e non fatturi per attività economiche ad esse riconducibili (cioè se i codici ateco fanno parte della stessa famiglia).
- Non aderisci ad un particolare Regime Iva.
- Non effettui cessioni di fabbricati, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi.
S.O.S. : Fatture? Ritenuta d’acconto? Spesometro?
Aderendo al Regime Forfettario non avrai, per il momento, l’obbligo di aderire alla Fatturazione Elettronica, fatta eccezione per le fatture inviate alla Pubblica amministrazione, per tutti gli altri clienti potrai emettere fatture cartacee.
Sarai inoltre esonerato dall’invio dello Spesometro e dall’applicazione della ritenuta d’acconto del 20% del compenso (qualora tu facessi il libero professionista). Non dovrai aggiungere l’iva alle tue fatture ma dovrai aggiungere una marca da bollo di 2€ per tutte le fatture che superano i 77,47€.
Imposta al 5% o al 15%?
Nel regime forfettario le aliquote d’imposta variano dal 5% al 15% e si applicano al reddito del contribuente. Per poter accedere all’aliquota del 5% la tua attività:
- non deve essere una mera prosecuzione di un’attività svolta nel passato, anche come lavoratore dipendente;
- se rilevi un’attività già avviata non deve aver superato la soglia dei 65.000€ l’anno precedente.
Il Coefficiente di redditività: a cosa serve?
Ogni codice ateco ha un coefficiente di redditività che viene applicato ai ricavi conseguiti per il calcolo delle imposte. Per la tua attività, ad esempio, a prescindere dal codice ateco che sceglierai, il coefficiente di redditività corrispondente è pari al 67%.
Il coefficiente di redditività, determina in modo forfettario le spese, pertanto aderendo a questo regime, non avrai la possibilità di detrarre o dedurre le spese effettivamente sostenute; qualora dovessero essere maggiori rispetto a quelle considerate forfettariamente, è probabile che ti convenga optare per il regime Semplificato che permette invece di dedurre e detrarre liberamente le spese.
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